20081221

Embajador Plenipotenciario ante la F.A.O


Ha sido nombrado Embajador Plenipotenciario ante la FAO, el Prior General de Mongolia, el Excmo. Aldo Colleoni.


El Embajador compaginará sus quehaceres de Cónsul de Mongolia para la República Italiana, y el desarrollo de consultas ante la FAO, esperamos que su experiencia sirva para ayudar y estudiar una solución a la crisis global.


El Embajador Plenipotenciario ante la F.A.O está englobado dentro del C.E.D. (Centro Estratégico de Desarrollo).


¿Qué es la F.A.O.?

FAO son las siglas de la Organización de las Naciones Unidas para la Agricultura y la Alimentación.
La FAO tiene 189 países miembros, además de la Comunidad Europea.

Es importante recordar que los países miembros de la FAO están representados por sus gobiernos. Por eso la FAO es una organización intergubernamental.
La misión de la FAO, consiste en trabajar para garantizar que todas las personas del mundo tengan suficientes alimentos para su consumo personal. Además, la FAO trabaja para garantizar la inocuidad de los alimentos, y para que todos tengan una alimentación equilibrada que ofrezca una nutrición correcta. Se esfuerza para que un día nadie tenga que preocuparse por pasar hambre o estar malnutrido. Y para que no se destruya el medio ambiente en las actividades relacionadas con la agricultura y la alimentación.
Curriculum Vitae:
TITOLI DI STUDIO:
(2006) Dottorato di ricerca in “Politiche di sviluppo e gestione del territorio”
Tesi in Geografia Politica “Modello di turismo eco-compatibile: il caso
della cooperazione italiana in Mongolia”
(2000) Laurea in Scienze Politiche all'Università di Trieste, tesi in Geografia Politica
“Sviluppo sostenibile: utilizzo eco-compatibile delle risorse in Mongolia”
(1974) Laurea in Economia e Commercio all'Università di Trieste, tesi in
Diritto del Lavoro "I diritti sindacali nell'impresa dopo la legge 20 maggio 1970
n° 300"; tesina in Merceologia "Disinquinamento mediante trattamento
elettrolitico degli effluenti"
(1967) perito industriale presso l’Istituto Tecnico “A. Volta” di Trieste


DOCENZE:
(2007) Inizio il 4 settembre del corso di Geografia politica ed economica all’Università
Zokhiomj di Ulaanbaatar in qualità di full professor con una lectio magistralis
Sull’allargamento dell’Unione Europea. Il corso si concluderà il 1° giugno 2008.
(2006) Professore ordinario in Geografia politica ed economica alla Facoltà di Scienze della
Formazione dell’Università degli Studi di Macerata
(2006) Professore a contratto in Geografia Politica – Università degli Studi di Trieste –
Facoltà di Scienze Politiche
(2005) Professore a contratto in Geografia Politica – Università degli Studi di Trieste –
Facoltà di Scienze Politiche
(2005) Docente di Geografia del Turismo (equivalente a professore di prima fascia)
alla National University di Ulaanbaatar (Mongolia)
(2005) Docenza in Geografia del Turismo nei corsi post – laurea IAL per “Operatore
turistico”
(2005) Docenza in Marketing del Turismo nei corsi post – laurea IAL per “Operatore
Turistico”
(2005) Docenza in Geopolitica nei corsi post – laurea IAL “Peace keeping” e “Turismo
transfrontaliero” – IAL – Unione Europea
(2004) Docenza in Geografia Politica nel corso di aggiornamento in storia dei trattati per il
Sovrano Ordine Militare di Malta – Università di Trieste – Scienze Internazionali
e Diplomatiche
(2004) Docenza in Geografia Politica nei corsi post-laurea Università di Trieste – IAL
“Tecnico della cooperazione internazionale”
(2003) Docenza in Geografia Economica nei corsi post-laurea Università di Trieste – IAL
“Operatore per la Cooperazione allo sviluppo”
(2003) Docenza in Legislazione del Turismo nei corsi post-laurea per accompagnatore
Turistico ENAIP-Università di Trieste su Legislazione Turistica Nazionale e
Regionale e Tecnica Turistica
(2001) Docenza in Geografia del Turismo nei corsi post – laurea e post – diploma di
Sviluppo del Turismo Eco-Compatibile e Impatto Ambientale (ENAIP)
(2000) Docente di Economia del Turismo (equivalente a professore di prima fascia) presso
la “Mongolian Arts&Culture”
(2000) Docente di Economia del Turismo (equivalente a professore di prima fascia) presso
“State Pedagogical University” – Department of Geography and Tourism”
di Ulaanbaatar (Mongolia)
(1999) Docente di Tecnica Gestionale dell’Impresa Alberghiera al corso post diploma
“Direttore d’Albergo” – IAL Unione Europea
(1999) Docente di Marketing del Turismo presso “Institute of Commerce and Business”
di Ulaanbaatar (Mongolia)
(1997/98) Docente di Marketing del Turismo nei corsi post-diploma per operatori turistici
finanziati dall’Unione Europea
(1996) Docente di tecnica turistica e Marketing Turistico nei corsi post-diploma IAL
per “Operatore Turistico”
(1992) Docente in Geografia del Turismo (equivalente a professore di prima fascia)
all’Università “Zokhiomj” di Ulaanbaatar (Mongolia)
(1986) Professore di ruolo in Tecnica Aziendale e Ragioneria in Istituti Superiori di Stato
(1983) Professore di ruolo in Istituti Superiori di Stato in Economia Turistica
(1983-2000) Corsi di perfezionamento per insegnanti di ruolo di Tecnica del Turismo organizzati
dal Ministero della Pubblica Istruzione
(1973) Scuola biennale di specializzazione in Diritto del Lavoro, Facoltà di Economia e
Commercio, all’Università di Trieste


CONFERENZE:
(2008) Partecipazione al programma RAI sulla paleontologia in Mongolia, giugno
(2008) Conferenza al Circolo della Stampa su Storia della Medicina tradizionale Mongola,
21 maggio
(2007) Conferenze per conto dell’Università Popolare di Trieste
(2007) Conferenza presso “Opera Figli del Popolo” di Trieste
(2007) Conferenze per conto dell’Università Popolare di Trieste
(2006) Conferenze per conto dell’Università Popolare di Trieste
(2005) Conferenze per conto dell’Università Popolare di Trieste
(2004) Conferenze per conto dell’Università Popolare di Trieste
(2004) Conferenza al Circolo della Stampa di Trieste
(2003) Conferenze sull’Asia centrale al Corso di Geografia Politica nella Facoltà di
Scienze Politiche dell’Università di Trieste
(2003) Conferenza sulla Mongolia al CNR di Padova
(2002) Conferenze sulla situazione geopolitica dell’Asia al Corso di Scienze Internazionali
e Diplomatiche nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste
(2001) Conferenze sul nomadismo al Corso di Geografia Politica nella Facoltà di
Scienze Politiche dell’Università di Trieste
(2001) Conferenza sulla Mongolia al Comune di Palmanova (UD)
(2000) Conferenze sulla penisola coreana al Corso di Scienze Internazionali e Diplomatiche
nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste
(1999) Conferenze sul turismo eco-compatibile nell’Asia centrale al Corso di Geografia
Politica nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste
(1999) Conferenza sulle risorse paleontologiche della Mongolia al comune di Roma
(1998) Conferenza sull’offerta turistica della Mongolia al Museo di Storia Naturale del
comune di Milano
(1995) Conferenza sull’offerta turistica della Mongolia al comune di Padova
(1990) Conferenza sull’offerta turistica della Mongolia alla Fiera di Trieste
(1985) Conferenza sull’Asia centrale al comune di Pordenone
(1986) Conferenza sulla cultura nomadica al comune di Muggia
(1984) Conferenza sulla Mongolia al comune di Firenze
ATTIVITÀ
2008 Nomina da parte del Ministero degli Esteri della Mongolia a Console Generale Onorario, 8 maggio 2008
2005 Nomina da parte dell’Istituto Nazionale della Montagna (I.M.O.N.T.) a consulente in Geografia del Territorio per progetti di turismo eco-compatibile
2004 Membro della Commissione Regionale per materie turistiche per l’esame per l’accesso all’albo di accompagnatori turistici
2004 Membro della commissione regionale esaminatrice per direttore tecnico di agenzia viaggio e turismo
2003 Dirigente per l’Accademia delle Scienze e CNR del progetto di Cooperazione allo sviluppo della Regione Veneto settore turismo eco-compatibile
2003 Dirigente per l’Accademia delle Scienze e CNR del progetto di Cooperazione
allo sviluppo della Regione Veneto con compiti di controllo dell’esecuzione
del progetto
2002 Incarico di collaborazione scientifica del CNR per Asia centrale
2002 Nomina da parte di Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste a cultore della materia in Geografia Politica
2002 Dirigente per l’Accademia delle Scienze e CNR del progetto di Cooperazione allo sviluppo della Regione Piemonte settore turismo eco-compatibile
2001 Promuove e partecipa al primo convegno scientifico tra CNR e Accademia delle Scienze
2001 Promuove e partecipa alla stesura del primo accordo bilaterale tra Italia e Mongolia sulla Cooperazione nel settore del traffico aereo
2001 Promuove e partecipa alla stesura del primo accordo bilaterale tra Italia e Mongolia sulla cooperazione in campo giudiziario
2000 Consulente CNR e direttore del settore turismo eco-compatibile nell’ambito del progetto CNR-MAS Bogd diretto dal Prof. Bruno Marcolongo
2000 Promuove e partecipa al primo accordo bilaterale sulla doppia imposizione fiscale
2000 Promuove e partecipa al primo progetto TACIS-TEMPUS tra Università
di Udine e Università Nazionale della Mongolia
2000 Promuove e partecipa al secondo progetto TACIS-TEMPUS tra Università di Trieste e Università Nazionale della Mongolia
2000 Promuove e partecipa al primo progetto TACIS-TEMPUS tra Università
di Trieste e Università Nazionale della Mongolia
1999 Promuove e partecipa al primo accordo bilaterale sulla protezione degli investimenti in Mongolia e in Italia
1998 Direttore del Mongolian Tourism Promotion Board
1997 Promuove e partecipa all’elaborazione del primo accordo bilaterale tra Italia e Mongolia di collaborazione economica
1996 Promuove e partecipa all’elaborazione del primo accordo culturale intergovernativo tra Italia e Mongolia
1996 Membro della commissione regionale esaminatrice per direttore tecnico di agenzia viaggio e turismo
1994 Direttore dell’ufficio di rappresentanza per l’Italia della Camera di Commercio di Ulaanbaatar
1992 Console Onorario di Mongolia in Italia
1992 Membro della commissione del Ministero della Pubblica Istruzione per la revisione dei programmi scolastici di indirizzo turistico
1991 Membro del comitato scientifico permanente italo – mongolo per la valorizzazione e la conservazione del deserto del Gobi
1990 Presidente dell’ISECO (Istituto per lo Sviluppo delle Reazioni Economiche e Culturali con i Paesi dell’Oriente)
1990 Consulente della F.A.O. (Food and Agriculture Organisation of the United Nations) per progetto di cooperazione con la Repubblica Popolare Democratica di Corea
1989 Presidente dell’ufficio di corrispondenza commerciale della Repubblica Popolare Democratica di Corea
1984 Presidente dell’Associazione Nazionale Italia-Mongolia
1983 Presidente della Tecnoconsult
1982 Membro del National Geographic Society
1978 Membro del Direttivo dell’Azienda Speciale del Porto di Monfalcone
1978 Membro della Giunta della Camera di Commercio del Porto di Monfalcone
1975 Membro di commissioni provinciali del Ministero del Lavoro
1972 Amministratore della cooperativa editoriale libraria degli studenti dell’Università di Trieste
1969 Presidente dell’assemblea degli studenti della facoltà di economia e commercio dell’Università di Trieste
1962 Segretario del circolo di cultura “Monfalconese”
ONORIFICENZE
2007 Conferimento della medaglia d’oro da parte della Federazione per la Pace e l’Amicizia per i 30 anni di attività svolta in Mongolia
2007 Conferimento della medaglia d’oro da parte della Accademia delle Scienze della Mongolia
2006 Riconoscimento ufficiale da parte del Presidente della Repubblica come membro fondatore della “Organization Mongolians in the World”;
2006 Conferimento della Medaglia per l’800° Anniversario della Fondazione dello Stato della Mongolia dal Presidente della Repubblica
2006 Cavaliere dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio
2005 Conferimento diploma d’onore dal Presidente della Accademia delle Scienze della Mongolia
2002 Riconoscimento “Award of honour” da parte del Ministro degli Affari Esteri Luvsangiin Erdenechuluun
2001 Conferimento da parte del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, dell'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine "Al merito della Repubblica Italiana"
2000 “Premio Internazionale Marco Polo 2000 Consiglio d’Europa” istituito nell’ambito della Comunità Europea
2000 Conferimento da parte del Young State Official Foundation dell’onorificenza Golden Respect of the “Diligent Official”
1999 Conferimento de “l’onorificenza al merito” da parte dell’esercito della Mongolia in occasione del 70° anniversario della fondazione dello stesso
1998 Conferimento dell’onorificenza della Repubblica Mongola “Dell’Ordine della Stella Polare” da Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica della Mongolia Bagabandi
1997 Conferimento del titolo di “Accademico Onorario” da parte dell’Accademia euro-afro-asiatica del turismo
1997 Conferimento dell’onorificenza dell’ordine “per l’Amicizia e la Fratellanza” della Repubblica Popolare Democratica di Corea
1995 Conferimento da parte del Presidente della Repubblica Italiana, Oscar Luigi Scalfaro, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”
1991 Conferimento da parte del Presidente della Repubblica della Mongolia dell’Onorificenza di Stato “Per la Fratellanza e l’Amicizia tra i Popoli”
PUBBLICAZIONI
1 “Il tesoro di Montona d’Istria: l’altare da campo di Bartolomeo Colleoni”, Edizioni Italo Svevo, Trieste, 2008
2 “Storia della medicina tradizionale mongola”, a cura di Aldo Colleoni, traduzione di Fulvia Costantinides, Edizioni Italo Svevo, Trieste, 2008
3 “La via del corallo”, in Le metafore del Meditarraneo, atti del convegno, Trieste 13-14 Dicembre 2002, a cura di Maria Paola Pagnini e Maurizio Scaini, EUT, Trieste, 2007

4 “I graffiti rupestri del monte Javkhlant della Mongolia”, CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche e MAS-Mongolian Academy of Sciences, traduzione a cura di Fulvia Costantinides, Edizioni Italo Svevo, Trieste, 2007
5 Homo primigenus, di Aldo Colleoni, Edizioni Goliardiche, Udine, 2007
6 “Il ruolo geopolitico e geostrategico della religione in Eurasia”, a cura di Aldo Colleoni per conto dell’Accademia delle Scienze della Mongolia, Edizioni Goliardiche, Udine, 2007
7 “The history of Mongolian Traditional Medicine”, a cura di Aldo Colleoni, Italo Svevo, Trieste, 2007
8 “Il ruolo geopolitico e geostrategico del Montenegro”, a cura di Aldo Colleoni, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2006
9 “Il ruolo degli Unni e delle altre popolazioni nomadi dell’Asia Centrale nella geopolitica e geostrategia Euroasiatica”, a cura di Aldo Colleoni, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2006
10 Il Montenegro ed i suoi Principi, a cura di Aldo Colleoni, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2006
11 Il ruolo geostrategico svolto nel Mediterraneo dalla Marina del Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Rodi e di Malta: la ricerca di Ettore Rossi, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2006
12 “Il ruolo geopolitico dei consolati a Trieste. Il consolato degli Stati Uniti del Nord America e l’opera di Alexander Wheelock Thayer”, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2006
13 “L’Imperatrice dei Balcani”, a cura di Aldo Colleoni, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2006
14 Presentazione al volume “Rapozzi C., Il rifugio triestino dell’Ordine di Malta”, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2006
15 “Il ruolo geopolitico dei consolati a Trieste. Il Consolato d’Olanda 1756 al 2006. La figura e l’opera del console generale F.E.J. Baraux (1750 – 1829)”, Trieste, La Mongolfiera Libri, 2006, in collaborazione con la Prof. Maria Paola Pagnini
16 Presentazione al volume “Il ruolo strategico del Reggimento San Giusto”, di Giuseppe Luci, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2006
17 “Reviewing the causes that led to the end of nomadic civilisations and perspectives on the Mongolian case”, in “The cultural turn in geography. Proceedings of the Conference, 18th-20th September 2003”, Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2006
18 “Mongolian shamanism”, edited by Aldo Colleoni, Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2006, II edition
19 “Petroglyphs of Javkhlant Mountain (Mongolia)”, edited by Aldo Colleoni, Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2005, II edition
20 “Mongolian shamanism”, edited by Aldo Colleoni, Trieste, Edizioni Università di Trieste,
2005
21 Introduzione al volume “Il consolato del Regno di Jugoslavia a Trieste”, di Aljosa Fonda,
Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2005
22 Introduzione al volume L’isola di Malta a Trieste: un incontro nel Mediterraneo, di
Panizzoli Alberto, Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2005
23 “Petroglyphs of Javkhlant Mountain (Mongolia)”, edited by Aldo Colleoni, Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2005
24 “Il ruolo geopolitico dei consolati a Trieste dal 1732 al 2005”, Trieste, Edizioni Università
di Trieste, 2005
25 “Il ruolo geopolitico della diplomazia e dei consolati. Istruzioni pubbliche segrete di Casa
Savoia al consolato del Regno di Sardegna”, Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2005,
in collaborazione con la prof. Maria Paola Pagnini
26 “Il ruolo geopolitico della diplomazia e dei consolati. La codifica asburgica nel manuale
Piskur”, Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2005, in collaborazione con la Prof.a Maria
Paola Pagnini
27 “Fiabe dalla Mongolia” - Campanotto - Udine - 2003
28 “Problemi geopolitici della Corea del Nord dopo la caduta del 38° parallelo” –
Edizioni Università di Trieste – 2003
29 “Guida all’economia della Mongolia”, Edizioni Università di Trieste – 2003
30 “Mongolia” – ricerca dell’Accademia delle Scienze e CNR, Campanotto - Udine, 2002
31 “Mongolia: dalla terra di Gengis Khan l’abbigliamento tradizionale dei cavalieri della steppa”, Arti Grafiche, Tavagnacco (UD) – 2002
32 “Mongolia - natura, protezione ambientale e utilizzo ecocompatibile delle risorse” –
Università della Terza Età di Trieste - n. 2 - anno XVII - 2001
33 “La musica di Gengis Khan” prefazione - Campanotto – Udine - 2001
34 “Mongolia”, Edizione Clup Guide - UTET Torino - 2001
35 “Le costituzioni della Mongolia del 1960 e del 1992” in Rivista Italia – Mongolia ottobre
2000
36 “Lo sviluppo eco-compatibile del turismo in Mongolia” - atti del convegno “Sistemi a confronto nell’educazione e formazione superiore del turismo – Roma 26 ottobre 2000”
37 “La Mongolia e le relazioni con l’Italia e il ruolo del Friuli - Venezia Giulia” - atti del convegno “I Consoli e la promozione economica - Trieste 12 ottobre 2000”
38 “Marketing Turistico” Parte Seconda - edito in lingua Mongola dalla Università Statale di Pedagogia - Ulaanbaatar - Agosto 1999
39 “Marketing Turistico” Parte Prima - edito in lingua Mongola ad Ulaanbaatar dalla Università Statale di Pedagogia - Ulaanbaatar - Agosto 1999
40 “La Poesia della Mongolia” - Campanotto - Udine - Luglio 1999
41 “La maturità dell’operatore turistico” - CLITT Editore - Roma 1998
42 “Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica” Volume I - CLITT nuova edizione
- Roma 1997
43 “Le Vie del Corallo” - Il corallo nella gioielleria etnica mongola - Electa - Napoli dicembre 1996
44 “Storia” - catalogo mostra “Dinosauri della Mongolia” edito dalla CRTrieste Banca S.p.A. - novembre 1996 Trieste
45 “Le possibilità di collaborazione tra imprese europee e mongole” - atti del convegno dell’Unione Europea - Bruxelles giugno 1995
46 "Il ruolo dei Consolati a Trieste" - atti della terza Conferenza Economica Provinciale - volume II - Trieste 3 aprile 1995
47 "La canzone lunga, gemma dell'arte folcloristica mongola" - Quaderni Asiatici n° 38
- Milano - Agosto 1996
48 "Economia e Tecnica dell'Azienda Turistica" volume II - CLITT Editore Roma 1996
49 "Progetto 92 Tema" in rivista Tramontana n° 44 ottobre 1995
50 "La costituzione della Mongolia nella sua evoluzione" Trieste 1995
51 "Il gioiello al centro del loto" in Vicenza Oro - Vicenza - 15 giugno 1995
52 "Economia e Tecnica dell'Azienda Turistica" volume I - CLITT Editore Roma 1995
53 "Turismo a Trieste" - atti convegno - Stazione Marittima – Trieste - 20 dicembre
54 "Mongolia" CLUP Editore - Milano
55 "La storia segreta dei mongoli" - Quaderni Asiatici - giugno 1991 n°23 Milano
56 "Speciale Mongolia" - Quaderni Asiatici - Maggio 1990 - n° 20 - Milano
57 "Breve storia della aggressioni degli Stati Uniti" – Ed. Orbis (Praga)
58 "Il circo della Mongolia" Rivista "Il Circo" - 1987
59 "Mongolia: uno Stato, un Popolo da conoscere" (con il patrocinio del
60 "Tecniche delle spedizioni e dei trasporti" - Istituto Professionale di Stato "Scipione de Sandrinelli" di Trieste - 1983 vol. 3
61 "Tecniche delle spedizioni e dei trasporti" - Istituto Professionale di Stato "Scipione de Sandrinelli" di Trieste - 1983 vol. 2
62 "Tecniche delle spedizioni e dei trasporti" - Istituto Professionale di Stato "Scipione de
Sandrinelli" di Trieste - 1983 vol. 1
63 "Cimeli di Bartolomeo Colleoni in Yugoslavia" - L'Eco di Bergamo - 22 aprile 1983
64 "Una nuova politica dei trasporti per il rilancio dell'economia" - Ed. sindacali (Gorizia) - Dicembre 1979
65 "Sui problemi doganali per uno sviluppo dei traffici con l'Est" – atti Comune di Gorizia –
24 novembre 1978
66 "Infrastrutture di trasporto dei Paesi dell'area europea" - ISGREE (Istituto per gli Studi Giuridici Regionali) - atti - 8 maggio 1978
67 "La Sanità del mandamento monfalconese" - atti della Conferenza dei Servizi ospedalieri –
6 maggio 1978 - Monfalcone
68 "Il trasporto merci nel Friuli-Venezia Giulia" - Fist (Trieste) - 23 febbraio 1978
69 Gorizia: "Piccole industrie in crisi, eppure ..." - Orientamenti nuovi (Milano) –
Dicembre 1977 n° 11-12
70 "Un diverso ruolo della ricerca per la salvaguardia del territorio" - Ed. ESI (Roma) –
giugno 1977
71 "Un diverso ruolo della ricerca per la salvaguardia del territorio" - Ed. ESI (Roma) - giugno 1977
72 "Suez un anno dopo" - atti del convegno di Trieste - 29 settembre 1976
73 Sistemi di trasporto integrato - "Sostegno dell'economia" - Trasporti e società - n°5 - Roma –
Giugno 1976
74 "Una nuova politica dei trasporti per il rilancio dell'economia" - Convegno internazionale di studi su valichi e autoporti (Gorizia) 21 Novembre 1975
75 "La legislazione doganale nella problematica operativa dei trasporti" Camera di Commercio
di Gorizia - atti - 2 Maggio 1976 Gorizia
76 "Caratteristiche della contrattazione integrativa nella provincia di Gorizia" –
Convegno a Gorizia - Dicembre 1974
77 "L'importanza della creazione di un parco naturale integrale nella zona delle foci dell'Isonzo"
- Gorizia 1972

COLLABORAZIONI A GIORNALI E RIVISTE

1 “Il pastore mongolo” - Rivista “I CANI” - Maggio 1998 - N. 5
2 "Il ruolo del Console Onorario per lo sviluppo delle relazioni tra Italia e Mongolia" - Ulaanbaatar - luglio 1995 - ARDIIN ERH
3 "Il sistema scolastico in Mongolia: passato, presente e futuro" Rinascita della Scuola - A.S.S.I. - Roma febbraio 1995
4 "In pericolo a Montona l'altare del Colleoni" - L'Eco di Bergamo - 4 giugno 1992
5 "Lo sviluppo della lirica attraverso una collaborazione tra Italia e Mongolia" - Quotidiano di Ulaanbaatar - Dicembre 1990
6 "Un lungo ponte di pace tra Trieste ed Ulaanbaatar" - Il Piccolo di Trieste - 5 ottobre 1986
7 "Libri di un bergamasco viaggiano nel mondo tradotti in 7 lingue" L'Eco di Bergamo –
26 luglio 1986
8 "Le acque della pianura padana da nemiche a fonti di ricchezza" L'Eco di Bergamo - 26 luglio 1986
9 "Il circo della Mongolia" Rivista "Il Circo" n°5 maggio 1985
10 "La Turchia a Sant'Ambrogio" in Appuntamento a Verona n°18, 19 settembre 1984
11 "Significativa la presenza della Turchia" in Appuntamento a Verona – 21 settembre 1983
12 "Il successo della Turchia" in Appuntamento a Verona n° 38 - 26 settembre 1982
13 "Per la pace e la democrazia" - El Taliha (Marocco) - 4 maggio 1979
14 "Lo sviluppo delle relazioni di amicizia tra Italia e Marocco" – Rivista Al Bayane
(Casablanca) - 4 maggio 1979
15 "Una politica di buon vicinato tra l'Italia e la Slovenia" - Rivista Delavska Enotnost (Lubiana) - 28 aprile 1979
16 "Che fare nella crisi" - Rivista il Punto (Udine) - 15 gennaio 1978
17 "La Mongolia alla ricerca dell'industria senza sguarnire la pastorizia" Il Piccolo di Trieste –
15 luglio 1977
18 "Per la pace e la sicurezza" - "Il lavoro" quotidiano di Ulaanbaatar (Mongolia) – 7 maggio 1977
19 "Per uno sviluppo delle relazioni tra Italia e Mongolia" - "Il lavoro" quotidiano di Ulaanbaatar (Mongolia) - 14 maggio 1977
20 "Sconfitto il monopolio" - Confronto, rivista del Friuli-Venezia Giulia - luglio 1974 n°2
21 "Contestazione studentesca a Trieste" - Panorama Rjeka (Yugoslavia) - aprile 1970
22 "Esperienze di un corso di formazione" - L'Edile (mensile del Friuli - Venezia Giulia) –
3 Aprile 1969

20080327

La ONU entre ayudar al desarrollo o a la paz

La atribulada fuerza conjunta de paz de las Naciones Unidas y la Unión Africana para la occidental región sudanesa de Darfur (Unamid), que cuenta con pocos efectivos y helicópteros, es muy criticada por su costo, inusualmente elevado.
Es "escandaloso" gastar 2.000 millones de dólares al año en mantener la Unamid cuando las necesidades urgentes del continente están en otro lado, señaló el presidente de la Comisión (rama ejecutiva) del bloque africano, Alpha Oumar Konaré.
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Konaré, ex presidente de Mali (1992-2002), señaló en un debate en la ONU que "lamenta realmente" el "gasto de enormes cantidades de dinero en la prevención de conflictos que podrían servir a cubrir los objetivos de desarrollo" no alcanzados en ese continente.
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El gigantesco presupuesto de Unamid, uno de los mayores de la historia de las misiones de paz de la ONU, es "escandaloso", señaló. De todos modos, la clave para resolver el problema de Darfur está "en nosotros", consideró.
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Konaré admitió, en ese sentido, que los problemas de paz y de seguridad del continente eran una "responsabilidad africana".
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"Creamos instituciones y debemos darles el poder y los medios para adoptar medidas apropiadas y a tiempo", dijo a la prensa el día 10.
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El embajador de China, aliado clave de Sudán, Wang Guangya, dijo el mes pasado al Consejo de Seguridad de la ONU que "pobreza y atraso son las causas de raíz de los problemas de Darfur".
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Por su misma naturaleza, señaló, "se trata de una cuestión de desarrollo".
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Además, Guangya citó al secretario general de la ONU, Ban Ki-moon, para quien "las disputas por el agua son la principal causa del conflicto de Darfur".
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"Sólo la mejora de la vida de la población de esa región eliminará la causa de los enfrentamientos y mejorará la seguridad", sostuvo el enviado chino.
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Pero Estados Unidos calificó de "genocidio" las matanzas que ocurren en Darfur.
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La ONU estima que el conflicto en esa región, que ya lleva cuatro años, se cobró la vida de más de 200.000 civiles y dejó más de 2,2 millones de refugiados y desplazados.
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La nueva fuerza híbrida de Unamid, que comenzó sus operaciones el 31 de diciembre de 2007 y es quizá la mayor misión de paz del mundo, tendrá un mandato inicial de 12 meses e incorpora la anterior Misión de la Unión Africana en Sudán, allí apostada desde 2004.
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El presupuesto de 2.000 millones de dólares de Unamid supera el de la misión de paz para la República Democrática del Congo, de 1.100 millones de dólares al año.
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De las 20 misiones de paz hoy implementadas por la ONU, ocho se ubican en África: Burundi, Costa de Marfil, Chad y República Centroafricana, Etiopía y Eritrea, Liberia, República Democrática del Congo, Sahara Occidental y Sudán.
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Por ahora, Unamid sólo cuenta con 9.000 soldados y tiene pocos helicópteros y carece de suficiente equipamiento de apoyo en tierra.
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La Unión Africana, de 53 miembros, alega que debe ser la principal responsable de la resolución de conflictos en el continente. El gobierno sudanés insiste en que los efectivos de Unamid deben ser virtualmente todos africanos.
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Jartum ya rechazó efectivos de Noruega y Suecia y expresó reservas a la participación de batallones de Nepal y Tailandia.
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Cuando el Consejo de Seguridad aprobó la creación de la Unamid, con 26.000 efectivos, a fines de julio de 2007, previó que la fuerza debía tener "un carácter predominantemente africano", recordó el subsecretario general de la ONU para operaciones de paz, Jean-Marie Guehenno.
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"Tener una fuerza que tenga un carácter exclusivamente africano es otro asunto", dijo Guehenno. "Hay muchas razones de peso que tornan necesaria una mayor combinación de soldados" de diversas regiones, aclaró
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La secretaría de la ONU expresó su voluntad de "priorizar el despliegue" de efectivos de dos naciones africanas, Egipto y Etiopía, "en el entendido de que las unidades asiáticas se desplegarían en forma oportuna".
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La falta de apoyo clave a la Unamid, incluido transporte en tierra y aéreo, participación diplomática y política con las partes involucradas y cooperación del país beneficiario, "exacerbó" las dificultades operativas y logísticas con las que ya debe lidiar la misión por tratarse de un territorio alejado e inhóspito, dijo Guehenno al Comisión Especial de Misiones de Paz de la ONU.
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Hay un mayor respaldo a las misiones de paz, añadió, pero "el interés oscilante y la falta de apoyo de la comunidad internacional dificultan mantener los objetivos alcanzados en áreas clave del conflicto".
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El presupuesto total de las misiones de paz, inferior a los 2.000 millones de dólares en 2003, puede superar los 7.000 millones de dólares en el periodo 2007-2008, que triplica el del foro mundial para todo un año, señaló a la misma comisión la secretaria general adjunta de apoyo en el terreno, Jane Holl Lute.
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La mayor parte de los 7.000 millones de dólares se destinará a la Unamid.
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Thalif Deen
IPS

Columna de los 1.000.-

Más de 2.000 personas formaron este sábado una cadena humana multicolor frente al muro militar marroquí que divide el Sahara Occidental para pedir su derribo, la celebración de un referéndum de autodeterminación del pueblo saharaui y el fin de la ocupación del territorio. Los participantes -en su gran mayoría españoles y saharauis, junto a italianos y argelinos- unieron sus manos formando una larga cadena longitudinal y en paralelo a los casi tres metros de muralla de arena, piedras y alambradas de espino.

La acción se prolongó cerca de 45 minutos y se desarrolló a 500 metros del punto del muro conocido como el "recodo", próximo al vértice fronterizo de Argelia y Mauritania.

La cadena humana se dividió posteriormente en distintos grupos que, entre cánticos y el característico ulular de las mujeres saharauis, gritaron consignas como "Marruecos culpable, España responsable" y "Libertad para el Sahara".

Las vestimentas blancas de los españoles contrastaban con las melfas (trajes multicolores tradicionales de las mujeres saharauis), la ropa oscura de los hombres de la zona y las decenas de banderas de la República Árabe Saharaui Democrática (RASD).



Mohamed Ali Beiruk, un fotógrafo saharaui de 24 años que participó en la formación de la cadena, destacó que "la única solución es la guerra, porque después de 32 años hablando no se ha conseguido nada"

Fadel, otro refugiado saharaui, que a sus 54 años se animó a sumarse a la protesta contra la construcción marroquí, opinó que el conflicto "tendrá una fin negociado" ya que sino "la guerra volverá" porque el Frente Polisario "no puede tener a los jóvenes de brazos cruzados".

La acción, en la que intervinieron también algunos niños y veteranos de guerra saharauis, transcurrió sin incidentes en una planicie desértica y pedregosa, supervisada por miembros de la misión de la ONU para el Sahara Occidental (MINURSO) a bordo de cinco vehículos todoterreno con militares de Uruguay, Italia, Brasil y Malasia.

Un helicóptero de Naciones Unidas sobrevoló además el área durante todo el desarrollo de la protesta.

Al mismo tiempo, alrededor de diez soldados marroquíes observaban a los participantes encaramados en el muro e incluso se pudo ver a alguno de ellos caminando en sus proximidades.

Los organizadores de la marcha avisaron constantemente a los participantes del riesgo de minas en la zona, donde aún pueden verse restos de munición de la guerra entre Marruecos y el Polisario, tales como alguna granada.

Los participantes, que salieron al amanecer desde los campos de refugiados saharauis de Argelia, se trasladaron hasta el muro en una veintena de camiones y decenas de vehículos todoterreno dispuestos por el Polisario, que se encargó también del avituallamiento, la seguridad y la asistencia sanitaria.

El recorrido duró cerca de tres horas en una mañana fría y algo ventosa a través de una llanura polvorienta tan sólo salpicada por acacias del desierto.

Durante esta semana, alrededor de 2.500 españoles se han trasladado hasta los campos de refugiados saharauis para conocer la situación en que viven, colaborar en proyectos de cooperación y participar en la cadena humana en torno al muro, según los organizadores del viaje.

La acción de protesta, denominada "Columna de los 1.000", es una iniciativa del grupo Voluntad y Determinación, formado por estudiantes de Periodismo de la Universidad Complutense de Madrid, que concibieron una movilización no violenta contra la "injusticia y el olvido" que padece el pueblo saharaui.

La idea surgió hace un año, después de que estos universitarios visitaran por vez primera los campamentos saharauis de Argelia para conocer de primera mano cómo viven los refugiados y contó con el apoyo de la Coordinadora Estatal de Amigos del Pueblo Saharaui de España y de la Asociación de Presos y Desaparecidos Saharauis.

El muro de arena, piedra y alambre de espino -el más largo del mundo con 2.720 kilómetros- fue construido por Marruecos entre 1980 y 1987.

Plagado de cientos de miles de minas antipersonas y antitanque, el muro atraviesa la antigua colonia española prácticamente de norte a sur, de tal forma que sus habitantes han quedado separados.

Los marroquíes controlan los dos tercios occidentales del territorio y la franja superior del norte, y el Polisario domina el lado oriental, fronterizo con Argelia y Mauritania.

En 1991 se acordó un alto el fuego después de 16 años de guerra supervisado por la ONU, que apoyó un referéndum de autodeterminación y envió una misión al Sahara para su celebración, pero Marruecos ha rechazado hasta el momento la realización de la consulta alegando desacuerdos con la composición del censo de votantes.

20071128

CONCIERTO MUSICAL EN LA IGLESIA FRANCISCANA.-


PESARO Noviemnbre 26, 2007 - En la Basílica de San Juan Bautista, tuvo lugar un hermoso concierto con la ocasión de la Apertura Solemen del VIIIº Centenario de la primera venida de San Francisco a la Marca (Italia) 1.208 -2.008). El Excmo Duque de Alejandreta, Prior General de la Orden Bonaria, para Suiza, y Ministro de la Royal and Imperial House of Orient, realizó entrega de la hermosa escultura en Bronce de S.S. Juan Pablo II (q.d.g.), en nombre del todos los miembros de la Orden Bonaria, de la Royal and Imperial House of Orient, Dinastía de los Septimio-Bathzabbay el Tadmur.

Padre Armando Pietrucci compositor y organista del Santo Sepulcro de Jerusalén.

Dott Vincenzo Cascarano, Padre Armando Pierucci , Stefano Formica, y el Duque de Alejandreta, con la estatua entregada a los Franciscanos.

Stefano Formica, Dott Vincenzo Cascarano y su esposa, y la Directo de of Orchestra Paola Urbinati, y el Ministro de Asuntos Exteriores del Centro Estratégico de Desarrollo, Duque de Alejandreta.

Excmo. duque Stefano de Alejandreta felicita por la excelente dirección del coro, a la famosa diretora Paola Urbinati.

Stefano Formica, Dott Luigi Riccio Prefecto de la Provincia dy Pesaro e Urbino, S.E. Duque Stefano de Alejandreta

Stefano Formica, S.E. el Duque Stefano de Alejandreta y el Teniente-Alcalde de Pesaro

20071124

SUISSE - GUINEA DIPLOMATIC MEETING

SUISSE - November 19, 2007 DIPLOMATIC MEETING WITH GUINEA CONAKRY CUSTOMS CENTRAL DEPARTMENT
Consul GABRIELE INTROINI, Dr. IBRAHIMA KALIL CAMARA, H.E. DUKE OF ALEJANDRETA

Dr. IBRAHIMA KALIL CAMARA Knight of Honor of Orden Bonaria

His Excellency the Duke of Alejandreta Minister of the Foreign Affairs for CED has met in the consulate of the Guinea the Consul Dr Gabriele Introini and Dr. IBRAHIMA KALIL CAMARA, general manager of the corporate customs central department of the republic of the guinea, member founder and Adviser of administration of the Ong AGUIDAG, promoter of numerous humanitarian initiatives among which the background constitution for the street children , degree in economy to the sorbona in Paris .
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During the meeting H.E. the Duke of Alejandreta has conferred to the Dr. IBRAHIMA KALIL CAMARA the incharge of Knight of Honor of the Orden Bonaria as representative of Great Honor for the great job done from him in humanitarian field.
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The meeting has been effected as development of the active plan of diplomatic collaboration among the diplomacy of the Orden Bonaria represented by the Duke of Alejandreta and the Duke of Latakia and the government of the guinea.
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The active project sees the real beginning of a new development of economic activities in Guinea to give new impulse to the economy of this country.

20071118

NUEVA EMBAJADORA CULTURAL EN LA REP.POPULAR CHINA.


Ha sido nombrada Embajadora Cultural de la Royal and Imperial House of Orient, Dinastía de los Septimio-Bathzabbay el Tadmur, en Hong-Kong, República Popular China, la Excma. Dra. Alvis Chin. Entre otras misiones, que es defender los Derechos Humanos del Pueblo de Darfur, se encuentra potenciar la industria China en África a efectos de que este continente crezca financieramente. La Royal and Imperial House of Orient, a través del Ministerio de Asuntos Exteriores, serían observadores de todo el proceso de desarrollo.

América Latina y el futuro Presidente de EEUU

Por Rosendo Fraga

"Washington y América Latina tienen agendas diferentes en las principales cuestiones internacionales, pero hay una agenda común en temas sociales, migratorios y de seguridad pública que debe ser reformulada en términos positivos y constructivos y desde esta óptica involucrar a la opinión pública de los EEUU" América Latina no es una región del mundo prioritaria para EEUU, pero éste debe evitar que se transforme en un problema.

Si bien hoy la región muestra baja posibilidad de conflicto o amenaza comparada con Medio Oriente, el Cuerno de África o el Centro de Asia, integra el mismo continente que EEUU y esto constituye una diferencia esencial.

La inmigración es un factor relevante para que América Latina sea tenida en cuenta por EEUU y este fenómeno deriva de la mencionada proximidad geográfica. Integrar el mismo hemisferio es así causa central por la cual Washington no debe desatender a América Latina.

Democracia, derechos humanos y libre comercio han sido pilares de la política de EEUU hacia la región en las últimas dos décadas, pero la vigencia y el concepto de ellos se ha ido modificando.

El libre comercio debe ser en el futuro una política menos central. En esta cuestión las diferencias con Brasil son muy grandes, pero ello no impide una relación especial con éste país. Esta cuestión probablemente perderá importancia en un próximo gobierno de EEUU, porque después de Perú difícilmente puedan lograrse nuevos acuerdos. Sin embargo, pueden surgir nuevos escenarios, como un eventual acuerdo bilateral con Brasil, el que hoy parece casi descartado.

La democracia es un valor esencial y debe ser mantenido en las relaciones hemisféricas, (..)

Los derechos humanos deben seguir siendo un valor central, pero una política dogmática en este tema puede generar dificultades en relaciones particulares, como es el caso de Colombia. Además la lucha contra el terrorismo y situaciones como las generadas por la prisión de Guantánamo, han quitado a EEUU autoridad moral en esta cuestión.

Reconocer la heterogeneidad de la región resulta vital para la política de Washington hacia ella. Esta diversidad debe también ser asumida desde el punto de vista político-ideológico, ya que existen en la región tres líneas: la de centro-derecha, caracterizada por países que están sobre la costa del Pacífico y tienen o buscan tratados de libre comercio (TLC) con EEUU, como México, Colombia y Perú; la social-demócrata o de izquierda pragmática, con Brasil, Chile y Uruguay; y la BOLIVARIANA, con Venezuela, Cuba, Ecuador, Bolivia y Nicaragua. Chile en materia comercial y geográfica coincide con la línea de centro-derecha, mientras que Argentina fluctúa entre Brasil y Venezuela, acercándose más a Caracas en los últimos meses.

En cuanto a la cuestión migratoria, va reduciendo su importancia de norte a sur y lo mismo sucede con las drogas.

La importancia del tercio de América Latina que se encuentra al norte del Canal de Panamá, seguirá siendo creciente para Washington, mientras que bajará la importancia relativa de América del Sur. Pero esto tendrá cierta compensación en la delegación del liderazgo de esta subregión en Brasil, lo que puede llevar a una mayor significación en la relación bilateral entre Washington y Brasilia. El acuerdo sobre biocombustibles es no sólo un punto relevante en esta relación bilateral, sino también un medio para disminuir la dependencia de EEUU respecto a la importación de petróleo de Venezuela.

Brasil es el único país de América Latina con una clara vocación de actor global. México tiene un PBI similar y ha sido convocado junto con Brasil para integrar el G13, que sumaría a estos dos países más China, India y Sudáfrica al G7. Sin embargo, no tiene vocación de liderazgo regional, ni quiere jugar un rol relevante en escenario mundial. Brasil, en cambio, pretende un lugar permanente en el Consejo de Seguridad y avanza a tener un submarino a propulsión nuclear para la próxima década. Pero el mayor país de América del Sur pretende el liderazgo regional sin estar dispuesto a pagar los costos que ello implica en lo económico, comercial y militar. Esto es lo que permite a Venezuela, en el corto plazo, poder disputar el liderazgo regional, sobre todo con el precio del petróleo llegando a los 100 dólares.

La inestabilidad andina es un dato de largo plazo, como también lo es su heterogeneidad. En 2000 no era previsible que Chávez se afianzara en el poder y que adquiriera la influencia que hoy tiene, ni que Bolivia fuera gobernada por un Presidente indígena admirador de Fidel Castro. Tampoco era previsible un liderazgo firme para combatir la inseguridad como el de Uribe en Colombia, ni la reconversión de Alan García hacia el libre mercado. El único país que ha seguido dentro de la inestabilidad esperable es Ecuador. Asumir que es una región de giros imprevistos, es la clave para entenderla.

Respecto a Cuba, debe asumirse que Raúl Castro está dispuesto a implementar el modelo chino-vietnamita: autoritarismo comunista con economía de mercado, siendo probable que el gobierno del país a la muerte de Fidel quede en manos de su hermano Raúl. Es factible que este modelo termine generando más cambios políticos en Cuba que los que ha producido en los países del Asia.

La apertura económica puede provocar una apertura política y pareciera prudente no desperdiciar dicha oportunidad dado que Cuba, al estar en el hemisferio, puede crear situaciones políticas diferentes a las del mismo modelo en Asia.

El fenómeno hispano acerca a América Latina a los EEUU, por un lado, y por otro, la aleja, como sucede con todo fenómeno migratorio. El muro con México aleja, pero los EEUU tienen una gran capacidad de incluir a los inmigrantes, lo que no sucede en la Unión Europea.

Washington y América Latina tienen agendas diferentes en las principales cuestiones internacionales, pero hay una agenda común en temas sociales, migratorios y de seguridad pública que debe ser reformulada en términos positivos y constructivos y desde esta óptica involucrar a la opinión pública de los EEUU

En los últimos años la imagen de EEUU ha caído en América Latina, pero esto ha sucedido en todo el mundo. Esta imagen empeora de norte a sur -mejor en México y Centro-América y peor en el Cono Sur-, lo cual constituye un dato relevante.

Brasil y México representan dos tercios del PBI, la población, y el territorio de América Latina y una política pragmática debe tener en cuenta ello. Sumando Colombia y Perú, o Chile y Argentina -si supera sus ambigüedades- se tienen tres cuartas partes de la región y sumando los cuatro países, cuatro quintas partes.

De acuerdo a ello, la política de EEUU hacia América Latina y el Caribe quizás debe enfatizar más en las relaciones bilaterales, lo que también resulta necesario por la diversidad mencionada.

Fuente: Centro de Estudios Nueva Mayoría

20071114

Embassy of Madagascar in London.-


H.E. Duke Marco of Latakia was invited to the Embassy of Madagascar in London by the Charge d’Affaires Dr Iary Ravaoarimanana for a meeting with the Minister of Economy Mr Ivohasinan Razafimahefa, Ph.D.
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The discussions were in aid of strengthening the wish by the Republic of Madagascar to concretise a bilateral collaboration with Grand Priorate of UK of Orden Bonaria, for potential commercial developments and financial investments within Madagascar.
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A proposed outline infrastructure of the necessities of the Government of the Republic of Madagascar will be submitted and discussed accordingly and through diplomacy, resolving any possible difficulties which Madagascar as a growing economy may have previously encountered.

20071109

Development of the State Department.


The consul of the republic of the Guinea Dott Introini has invited the Duke of Alejandreta to a diplomatic reunion with the Dott IBRAHIMA KALIL CAMARA head of the customs administration of the republic of the guinea, in the days 19 - 22 November to discuss some commercial plans of development of the Republic of the Guinea.
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During the meeting the availabilities of the Government will be discussed to grant commercial licenses in Guinea to develop industrial projects of Big European company that has interest and wish to create places of employment in Guinea.
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This meeting reenters in the plan of diplomatic development of the State Department and the Embassies represented by the Duke of Alejandreta.